Afide verde degli agrumi, Aphis spiraecola
L’ A. spiraecola in Italia meridionale e nei climi più favorevoli svolge ciclo continuo e può fare anche 40 generazioni all’anno.
La vegetazione infestata presenta un ridotto sviluppo e le piante sono soggette a un deperimento generale a causa della sottrazione della linfa e dell’inoculo della saliva, che possono causare cascola di fiori e frutticini. L’emissione della melata determina poi lo sviluppo di abbondante fumaggine e richiamo di formiche. L’afide verde è anche causa di deformazione dei teneri germogli ed è vettore del virus della tristeza degli agrumi (CTV).
Numerose specie di parassitoidi e predatori sono in grado di vivere a carico degli afidi riescendo a parassitizzare il 90-100% delle colonie, molto meno nei confronti dell’afide verde. Interventi agronomici che riducono lo sviluppo eccessivo delle parti verdi e tenere, concorrono a limitare le pullulazioni. Contro l’afide verde è talvolta necessario effettuare un trattamento.
Gli interventi chimici sono talvolta necessari nel corso della stagione primaverile al superamento della soglia di intervento rilevata sul 5% delle piante: 15% dei germogli infestati per l’afide verde su arancio; 5% dei germogli infestati su mandarino e clementine.